La melanzana potrebbe sembrare un frutto tutto mediterraneo e invece non c'è niente di più esotico.
E' originario dell'India e da noi l'hanno portata gli Arabi.
Oggi l'Italia è il primo produttore europeo di melanzane, ma il frutto ha trovato fortuna davvero in tanti Paesi.
Questo lo testimonia la gran varietà di ricette, dalla caponata e dalla pasta alla Norma siciliane alla saporita parmigiana, dalla ratatouille provenzale alla moussaka tipica della cucina greca, balcanica e medio-orientale.
La pianta cresce in orti soleggiati, in primavera si riempie di fiori bianchi e violetti e per tutta l'estate regala i suoi frutti corposi in un'ampia gamma di forme e colori.
Le varietà più diffuse sono di color viola scuro, ma ne esistono anche di bianche, striate, bordeaux e rosso acceso.
Quanto alla forma, ce ne sono di sferiche, ovali e affusolate; si va dalla tonda di Firenze alla violetta palermitana.
Comunque sia, al momento dell'acquisto occorre controllare che il picciolo non sia secco e sia bene attaccato al frutto, che a sua volta deve avere la buccia tesa, lucida e senza ammaccature.
Una buccia opaca e rugosa indica un'eccessiva maturazione.

Come conservare le melanzane?
Si consiglia di conservare le melanzane per un massimo di 3-4 giorni, chiuse in un sacchetto forato nella parte meno fredda del frigorifero.
Prima di cucinarle, tagliate a fette o a tocchetti, vanno tenute una ventina di minuti sotto sale, affinchè perdano la nota amara e l'acqua.
Conservare le melanzane in freezer è il metodo più semplice e pratico per avere a disposizione questo ortaggio anche fuori stagione.
Si potranno mantenere a lungo sia tagliate crude che già grigliate o cotte in padella.
Uno dei metodi più tradizionali per conservare le melanzane è sicuramente il sott'olio.
E' necessario fare attenzione alle procedure di sterilizzazione dei barattoli per evitare contaminazioni batteriche.